Covid: con fine delle restrizioni è boom per chirurgia estetica, +30% di interventi in Italia

5 milioni gli italiani che ricorrono a botox, laser e acido ialuronico per migliorare il proprio aspetto. Il 40% ha meno di 30 anni Covid boom chirurgia estetica 

Covid boom chirurgia estetica Con la fine delle restrizioni legate al Covid e l’arrivo della stagione estiva è boom in Italia per i trattamenti estetici finalizzati a migliorare il proprio aspetto. Lo rivela il Codacons, fornendo tutti i dati sul fenomeno che registra una vera e propria impennata, anche per effetto del Coronavirus. Covid boom chirurgia estetica 

I numeri ufficiali registrano una crescita del +30% nel numero di interventi di chirurgia estetica eseguiti nel nostro paese tra il 2020 e il 2021 – spiega il Codacons – L’80% delle richieste riguarda interventi non invasivi, che possono essere eseguiti anche da dentisti, odontoiatri, dermatologi e medici di base, mentre il 20% è costituito da interventi chirurgici veri e propri, come Mastoplastica Additiva, Rinoplastica e Liposuzione.

In cima alla classifica dei trattamenti più richiesti compare il Botox, seguito da filler con acido ialuronico, trattamenti laser, peeling, biorivitalizzazione.

Si stima che in Italia siano 5 milioni le persone che, per migliorare il proprio aspetto fisico, abbiano fatto ricorso alla chirurgia estetica o plastica nell’ultimo periodo, numero che tiene conto sia degli interventi ufficiali di chirurghi, dentisti, dermatologi e medici, sia del “sommerso”, ossia di quella fetta di trattamenti eseguiti in nero.

Del totale dei soggetti che si sottopongono a operazioni e trattamenti estetici nel nostro paese, il 70% è rappresentato da donne, il 30% da uomini, e ben 4 pazienti su 10 (il 40% del totale) hanno una età inferiore ai 30 anni.

Alla base del boom della chirurgia estetica c’è proprio il Covid – analizza il Codacons – Le restrizioni che hanno obbligato in casa una consistente fetta di popolazione hanno spinto gli italiani a prestare più attenzione al proprio aspetto, convincendo molti a migliorare i propri difetti. La chiusura delle palestre e dei centri sportivi, poi, ha ampliato disagi e insicurezze relative al proprio fisico, agendo sulla sfera psicologica dei cittadini. Un impatto non indifferente sul fenomeno lo ha avuto anche la moda dei “seflie”, che porta un numero crescente di under30 a ricorrere ad “aiutini” estetici.

Infine – sottolinea il Codacons – l’obbligo di indossare la mascherina mette in risalto gli occhi delle persone: e non è certo un caso se il trattamento in assoluto più richiesto in Italia è proprio il botulino per distendere le rughe attorno agli occhi.

Fonte Codacons

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